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Il tumore al fegato

L’epatocarcinoma o più comunemente conosciuto come tumore al fegato rappresenta la terza causa di mortalità associata a tumore, con un’incidenza in aumento, poichè spesso viene diagnosticato a stadi piuttosto avanzati.

L’HCC, in oltre il 90% dei casi, è associato alla cirrosi epatica che rappresenta il più importante fattore di rischio per il suo sviluppo. L’incidenza annuale di HCC nei pazienti affetti da cirrosi epatica varia dal 2% all’11%.

La diagnosi di HCC viene spesso effettuata in pazienti asintomatici durante follow-up ecografici per la sottostante epatopatia cronica. La presentazione clinica dell’HCC è quanto mai eterogenea. Piccoli noduli di HCC sono spesso asintomatici e vengono rilevati incidentalmente. Quando è presente, la sintomatologia è aspecifica: malessere generale, anoressia e febbre possono essere gli unici sintomi che peraltro si sovrappongono a quelli della sottostante cirrosi epatica.

 

Quando l’HCC è conclamato i sintomi più frequenti del tumore al fegato sono il calo ponderale, la sensazione di peso addominale, il dolore addominale e l’anoressia. I reperti obiettivi più frequenti sono l’epatomegalia, l’ascite, l’ittero, gli edemi declivi e la febbre. La rottura del tumore si verifica nel 4.4% dei casi e si manifesta con il quadro clinico dell’anemia acuta o dello shock emorragico.

 

Nei paesi occidentali, l’insorgenza di epatocarcinoma o tumore al fegato è strettamente correlata con la presenza di cirrosi epatica e circa l’80% dei tumori insorgono su un fegato affetto da cirrosi o da epatite cronica. I principali fattori di rischio sono quindi quelli legati allo sviluppo di cirrosi o da epatite cronica e principalmente il virus dell’epatite C (HCV), il virus dell’epatite B (HBV) e l’assunzione cronica/abuso di bevande alcoliche.

 

Un fattore emergente che può portare allo sviluppo di epatopatia cronica è rappresentato dalla steatoepatite. Altre cause più rare sono rappresentate da alcune malattie ereditarie quali l’emocromatosi, il morbo di Wilson e l’esposizione alimentare prolungata all’aflatossina B1 (AFB1). Nel 90% dei casi di HCC, almeno uno di questi fattori di rischio può essere identificato, da solo o in combinazione con altri, e l’associazione con i differenti fattori di rischio varia a seconda dell’origine geografica del paziente.

 

Lo sviluppo di HCC in un fegato con una patologia cronica è un processo multistep, noto come epatocarcinogenesi, caratterizzato dall’accumulo progressivo di alterazioni genetiche che possono causare crescita cellulare aberrante, trasformazione maligna del parenchima cellulare epatico, e successivamente invasione vascolare e metastasi.

 

 

Il carcinoma epatocellulare (HCC) è la più frequente neoplasia primitiva del fegato, uno dei tumori più comuni nel mondo.

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