Siamo ormai in pieno autunno e, come vuole la stagione, al mercato hanno fatto capolino broccoli, rape, verze e cavolfiori. Fanno tutti parte della famiglia delle crocifere, così chiamate perché i loro fiori hanno quattro petali disposti a croce greca. In autunno sono i frutti che finalmente deliziano i nostri palati: questo mese abbiamo scelto per voi una gustosa ricetta che ha come protagonista assoluto Sua Maestà il cavolfiore.
Il cavolfiore, così come le altre verdure appartenenti alla famiglia delle crocifere, sono ricchi di glucosinati, una classe di composti inerti ma che vengono trasformati durante la masticazione in molecole antitumorali potentissime (gli isocianati e gli indoli). Il consumo regolare di crocifere è associato a una riduzione significativa del rischio di sviluppare diverse tipologie di cancro: i tumori alla vescica, alla prostata e al polmone. Studi recenti suggeriscono che siano efficaci anche contro il tumore al colon, allo stomaco e al seno.
Vi proponiamo una ricetta davvero speciale che convincerà anche i commensali dai gusti più esigenti e che vi permetterà di sfruttare al massimo questa verdura prettamente di stagione autunnale e invernale: la torta di cavolfiore.
Ingredienti
Per preparare la frolla salata (per una tortiera di 24cm di diametro):• 50g di Grana Padano DOP• 50g di Percorino• 30g di latte intero, freddo di frigo• 130g di farina 00 • 100g di burro freddo• Pepe nero q.b.• Sale fino q.b.Per il ripieno:• 465g di ricotta• 70g di Grana Padano DOP• 700g di cavolfiore • 3 uova medie • Pepe nero q.b.• Sale fino q.b. Per spennellare: • 1 tuorlo
Preparazione:
Iniziate preparando la pasta frolla. Versate nella ciotola la farina 00, il Pecorino e il Grana Padano. Unite poi il burro, freddo di frigorifero, a cubetti, un pizzico di sale e di pepe. Lavorate il composto (in una planetaria o a mano), aggiungendo il latte a filo. Una volta ottenuto un composto omogeneo, trasferitelo su un piano e lavoratelo nuovamente giusto il tempo di dargli la forma di un panetto (se dovesse risultare troppo appiccicoso aggiungete un poco di farina) e quindi avvolgetelo in pellicola per lasciarlo poi riposare in frigorifero per almeno 30 minuti.
Mentre la frolla riposa, procedete con la preparazione del cavolfiore: eliminate le foglie verdi, il gambo e separate le cimette. Poi trituratele finemente in un mixer. Versate in una ciotola le uova leggermente sbattute, posizionate al di sopra un colino e versate la ricotta al suo interno. Aiutandovi con una spatola setacciate la ricotta, quindi lavorate il composto con uno sbattitore elettrico per qualche minuto in modo da ottenere una crema liscia e omogenea. Unite poi il formaggio grattugiato, i cavolfiori tritati, un pizzico di sale e di pepe. Mescolate per uniformare il tutto e tenete il ripieno da parte.
A questo punto è ora di recuperare la vostra frolla. Stendetela con un mattarello su un piano leggermente infarinato. Una volta raggiunto lo spessore di 5-6 mm, trasferitela all'interno di uno stampo da 24 cm precedentemente imburrato e infarinato. Sistemate bene la pasta in modo da farla aderire ai bordi della tortiera e rimuovete gli eccessi. A questo punto versate il ripieno al suo interno e livellatelo.
Cuocete la torta in forno statico preriscaldato a 200° per 40 minuti. Tenetela monitorata: fate la prova dello stecchino per saggiare la cottura del ripieno e assicuratevi inoltre che non si annerisca troppo in superficie. Se questo dovesse succedere, potete coprire la torta con un foglio di alluminio mentre termina la cottura. Una volta pronta, estraete la torta dal forno e spennellate la superficie con un tuorlo precedentemente sbattuto. Infornate nuovamente a 200° per altri 10 minuti, quindi lasciate intiepidire la vostra torta al cavolfiore prima di servirla in tavola!
Se vuoi scoprire altre ricette antitumorali a base di verdure non puoi assolutamente perderti anche la Vellutata di porri: ecco qui la ricetta!
Il nostro appuntamento torna il mese prossimo con una nuova ricetta sana gustosa e, soprattutto, antitumorale. Clicca qui per leggere tutte le nostre proposte!
Il porro, di cui il nome originario è Allium ampeloprasum, è un ortaggio appartenente alla famiglia delle liliacee, dal sapore simile a quello della cipolla. Si tratta di una verdura molto utile in cucina per i suoi innumerevoli utilizzi e, allo stesso tempo, adatta da coltivare in qualsiasi periodo dell’anno, compreso l’inverno. Inoltre, è spesso indicata in ambito medico, grazie ai suoi numerosi benefici per l’organismo.
Consumare regolarmente il porro, infatti, porta benefici all’apparato cardiovascolare e cardiocircolatorio, grazie alla capacità di abbassare i livelli della pressione sanguigna e, di conseguenza, di prevenire l’ipertensione e tutte le patologie ad essa legate. Inoltre, così come la cipolla e l’aglio, è un ottimo alleato per la prevenzione del cancro allo stomaco, in quanto ricco di antiossidanti capaci di ridurre la produzione di radicali liberi, responsabili dell’invecchiamento cellulare e dell’insorgenza di cellule cancerogene.
Tra le altre proprietà, ricordiamo quelle diuretiche e lassative, depurative, antiaging e antibiotiche.
Come anticipato, il porro è un alimento molto utilizzato in cucina, che permette di sbizzarrirsi con ricette originali e anche salutari. In questo mese, la nostro proposta antitumorale è la vellutata di porri!
Ingredienti:
2 porri grandi
500 g di patate
4 cucchiai di olio EVO
Ceci tostati
Sale q. b.
Acqua q. b.
Preparazione:
Versare 1 litro e mezzo di acqua all’interno di un pentolino, aggiungere il sale e portare a ebollizione
Nel frattempo, pulire i porri, tagliargli a fettine e trasferirli in una pentola
Aggiungere un filo d’olio ai porri e far cuocere a fuoco basso, mescolando di tanto in tanto
Quindi pelare le patate, lavarle e tagliarle a pezzettini e aggiungerle ai porri
Quando le verdure saranno ben ammorbidite, versare all’interno della pentola l’acqua, coprire con un coperchio e lasciare cuocere per circa 30 minuti
Togliere dal fuoco e lasciar stemperare a temperatura ambiente, con l’aiuto di un minipimer frullare gli ingredienti tra loro fino ad ottenere una crema soffice
Servire la vellutata e guarnire il piatto con ceci tostati e un filo d’olio.
Sei curioso di leggere altre ricette proposte da Fondazione CMT? Clicca qui e lasciati ispirare!
Il nostro appuntamento torna il mese prossimo, con una nuova ricetta sana e gustosa!
La barbabietola rossa è un tubero appartenente alla famiglia delle Chenopodiaceae, così come le bietole e gli spinaci. Dal gusto dolciastro e dalla consistenza tenera, cresce facilmente nelle zone del Mediterraneo. Il periodo della raccolta generalmente è tra fine agosto e settembre, maggiore è il grado di maturazione al momento della raccolta, maggiore sarà la tenerezza della polpa.La barbabietola deve il suo tipico colore rosso alla betaina, un pigmento vegetale che, secondo alcune ricerche, potrebbe aiutare a difendere l’organismo dalla comparsa di tumori.Inoltre contiene grandi quantità di ferro, fosforo, calcio, potassio, zolfo e magnesio, ed è noto per le proprietà antiossidanti e antinfiammatorie. Un vero e proprio tocca sana!
Esistono numerose ricette che portano la barbabietola in tavola, la nostra proposta è un primo piatto leggero e salutare.
Ecco come preparare una gustosa zuppa di barbabietole rosse!
Ingredienti:
300 g di barbabietole
1 vasetto di yogurt
40 g di farina
30 g di burro
2 carote
1 cipolla
1 cucchiaio di aceto
Prezzemolo q.b.
Sale q.b.
Crostini di pane
Preparazione:
sciogliere il burro in una pentola e, a fuoco spento, aggiungere la farina mescolando ripetutamente per ottenere una crema omogenea
tagliare a piccoli pezzi le carote, le barbabietole e la cipolla e unire le verdure alla crema. Nel caso la pentola fosse troppo piccola, travasare la crema in una pentola più ampia anticipatamente
aggiungere un litro e mezzo di acqua tiepida e insaporire con un pizzico di sale, quindi far bollire per circa un’ora
togliere la pentola dal fuoco e frullare gli ingredienti fino a ottenere una crema soffice e vellutata, dopodiché versarla all’interno di una zuppiera e aggiungere lo yogurt amalgamandolo
servire la crema di barbabietole profumando il piatto con del prezzemolo tritato e accompagnare con crostini di pane.
La zuppa di barbabietole è il piatto ideale per portare in tavola colore e sapore; un’altra ricetta a base di barbabietola proposta da Fondazione CMT è il risotto al rosso di barbabietola, clicca qui per scoprire come prepararlo!Il nostro appuntamento torna il mese prossimo con una nuova ricetta sana gustosa e, soprattutto, antitumorale. Clicca qui per leggere tutte le nostre proposte!
Il tumore al colon-retto è abbastanza comune, specialmente nella fetta di popolazione più anziana. Nella prevenzione del tumore al colon, una corretta alimentazione rappresenta sicuramente un valido alleato. Le scelte dietetiche sono fondamentali tanto prima quanto dopo il trattamento. In quest’articolo, troverai diversi consigli su quali siano gli alimenti da evitare e quali invece fanno bene. Così come per ogni altro tumore, le linee guida nutrizionali includono mangiare meno grassi saturi e assumere più nutrienti dal cibo invece che dagli integratori.
Una dieta per la prevenzione del Tumore al Colon Abbiamo già parlato di alimentazione per la prevenzione del tumore al colon, approfondendo il tema dei Fodmap, ossia di tutti quegli zuccheri presenti in alcuni alimenti che possono causare l’insorgenza dei sintomi del colon irritabile. Vediamo ora di fare un piccolo passo avanti.
I cibi da evitare
Grasso alimentareL'elevato consumo di grassi alimentari, derivanti da carni rosse, aumenta la quantità di sostanze rilasciate nel tratto digestivo chiamate acidi biliari. Gli acidi biliari aiutano a scomporre i grassi. Quando entrano nel colon, la grande quantità di acidi biliari viene convertita in acidi biliari secondari che, quando in eccesso, possono favorire la crescita del tumore.
Antiossidanti Gli antiossidanti agiscono proteggendo l'organismo da quelle sostanze potenzialmente pericolose chiamate radicali liberi. I radicali liberi sono il prodotto di reazioni chimiche fisiologiche che utilizzano l'ossigeno. Queste sostanze danneggiano le cellule del corpo attraverso l'ossidazione, la quale favorisce l'insorgenza di malattie cardiache, cataratta, invecchiamento e infezioni.
Acido folico Alcuni studi suggeriscono che l'acido folico possa svolgere un ruolo importante nella prevenzione del tumore al colon, mentre altri dichiarano proprio il contrario. Sono necessari indagini più approfondite su questo argomento. Intanto, sappiamo che l’acido folico è essenziale nella formazione di nuove cellule e per il mantenimento dei globuli rossi. Le fonti più comuni di acido folico sono gli agrumi e le verdure con le foglie di color verde scuro, in particolare gli spinaci. Per il momento, non sembra esserci alcun beneficio dall’assunzione di integratori di acido folico nella prevenzione del tumore al colon. In effetti, alcuni studi suggeriscono che l’abuso di questa sostanza possa rappresentare un possibile fattore di rischio.
I cibi che fanno bene
Calcio e Vitamina DRecenti studi suggeriscono come queste due sostanze potrebbero non solo rafforzare le ossa, ma anche aiutare a prevenire il cancro al colon. Gli alimenti che includono uone fonti di calcio sono: latte, formaggio, yogurt, senape e cavolo. La vitamina D, invece, può essere assunta arricchendo la dieta con salmone, sardine, tuorli d'uovo e fegatini di pollo.
FibreSebbene i dati sul rapporto tra fibre e tumore al colon siano contrastanti, esistono invece prove che l'assunzione di fibre migliora lo stato di salute in generale. E' possibile assumere queste componenti attraverso: cereali integrali e pane, prugne, bacche, fagioli e altri legumi, frutta, verdura fresca e riso integrale. L’unica cosa da tenere a mente è questa: ogni volta che si aumenta l'assunzione di fibre, farlo lentamente così da prevenire gas e crampi. Un’idea per il pranzo? Scopri la ricetta del riso rosso integrale con gamberetti, agretti e zucchine
FitochimiciRecentemente è stato scoperto come i fitochimici risultino validi alleati nella prevenzione del tumore al colon. I composti fitochimici sono sostanze non nutrienti (al contrario di flavonoidi, polifenoli e terpeni) che si trovano naturalmente in piante come pomodori, agrumi, bacche, peperoni, carote, broccoli, cavoli e fagioli di soia.
In conclusione, ecco alcune importanti linee guida su di una sana alimentazione per la prevenzione del tumore al colon:
Mangiare molti alimenti di origine vegetale
Preferire l’assunzione di cereali integrali anziché raffinati
Limitare le carni rosse e le carni trasformate
Svolgere attività fisica in modo da raggiungere e mantenere un buon peso forma
Limitare il consumo di bevande alcoliche.
Il Kiwi è una bacca commestibile prodotta da numerose specie di liane, originaria della Cina, dove si coltiva da più di 700 anni. Esistono diverse varietà di questa bacca, le principali sono la verde e la gialla.
Il kiwi possiede un gusto acidulo, ma rinfrescante ed è caratterizzato da molteplici benefici per l’organismo: le alte componenti di potassio, vitamina C, Rame e ferro, gli conferiscono proprietà antianemiche e antisettiche, inoltre le numerose quantità di minerali che contiene, permettono di regolare le attività cardiache e la pressione arteriosa dell’organismo. Il kiwi è infine noto per avere un’azione rinfrescante, dissetante e diuretica, la capacità di potenziare le difese immunitarie e di proteggere la parete vascolare.
Esistono numerosi modi per proporre il kiwi nelle nostre tavole, noi vi proponiamo una ricetta molto semplice da realizzare, ideale per fare il pieno di energie e vitamine!Di cosa si tratta? Di seguito tutte le indicazioni per come preparare un buon budino di kiwi tutto al naturale!
Ingredienti:
2 kiwi
60 g di semi di chia
320 g di latte di mandorle
3 datteri
1 banana
1 pesca
1 manciata di spinaci (se graditi)
Preparazione:
Prendere un frullatore e versare al suo interno il latte di mandorle, i kiwi e i datteri, quindi azionarlo e mantenerlo in funzione fino a quando il composto avrà raggiunto una consistenza abbastanza liscia
Se lo si desidera, aggiungere le foglie di spinaci e azionare nuovamente il frullatore
Aggiungere i semi di chia e mescolare con una spatola per incorporarli nella crema
Trasferire il composto in 4 bicchieri e lascarli riposare in frigorifero per circa un’ora in modo da far rapprendere il budino grazie all’azione addensante dei semi di chia
Decorare con cubetti di pesca e rondelle di banane.
Il budino di kiwi è ideale per godersi un dolce leggero e salutare, perfetto a colazione con della frutta secca oppure a merenda. Un modo fresco e goloso per consumare tanta frutta fresca, da proporre agli adulti così come ai bambini! Scopri tutte le ricette di Fondazione CMT cliccando qui! Ogni mese potrai trovare una ricetta nuova da condividere con amici e parenti, per un pranzo o una cena all’insegna della salute!
La parola dieta deriva dal greco diaita, ovvero modo di vivere in riferimento alla salute dell’individuo; all'epoca ogni aspetto della vita quotidiana (l’alimentazione, l’esercizio fisico e il riposo) era disciplinato da regole precise, da osservare con diligenza per avere cura costante della propria salute. La parola dieta perde al giorno d'oggi troppo spesso il suo significato originale, trasformandosi in un “percorso punitivo” per tutti coloro che vedono il cibo come valvola di sfogo contro stress, preoccupazioni e insoddisfazioni. Al contrario, è importante pensare alla dieta come base di partenza per migliorare la propria qualità di vita e non stressare il proprio fisico.
Come mangiare per mantenere uno stile di vita sano?Innanzitutto è bene cominciare chiedendo aiuto a uno specialista; il nutrizionista saprà infatti elaborare la dieta maggiormente adatta alle esigenze del soggetto, bilanciata dal punto di vista nutrizionale e compatibile con lo stile di vita. No, quindi, alle diete “fai da te” che, in alcuni casi, possono anche peggiorare le condizioni del soggetto.
In genere è consigliato pianificare un menù cercando di equilibrare tra loro i nutrienti; l'organismo ha bisogno quotidianamente di integrare calorie provenienti per il:
50-60% da carboidrati
20% da proteine
20% da grassi
percentuali che possono variare a seconda degli obiettivi da raggiungere.
Inoltre è importante considerare il numero di pasti da fare durante la giornata, distribuendoli possibilmente in 4-5-6 momenti senza far trascorrere più di 5 ore a digiuno completo.Solitamente si dividono in:
Prima colazione
Spuntino a metà mattina
Pranzo
Spuntino a metà pomeriggio
Per chi ne ha bisogno, leggero spuntino prima di andare a letto
Quando mangiare per mantenere una sana alimentazione?Uno degli aspetti da non sottovalutare per mantenere uno stile di vita salutare riguarda l’orario dedicato ai 3 pasti principali della giornata (colazione, pranzo e cena). È, infatti, importante distribuire in modo corretto l’apporto calorico lungo la giornata, in modo da rispettare gli orari biologici dell’organismo e allontanare il rischio di disturbi digestivi, come ad esempio, il reflusso gastroesofageo. Non farlo, influirebbe negativamente sulla salute, in quanto causerebbe delle alterazioni da parte del metabolismo che provocherebbero, a loro volta, un aumento di peso.
La colazioneLa colazione, il pasto più importante della giornata, andrebbe consumato tra le 7 e le 9 del mattino, in quanto è il momento in cui sia l’insulina, ovvero l'ormone che regola la quantità di glucosio nel sangue, sia il metabolismo, sono al massimo delle loro attività, pertanto gli alimenti assunti vengono digeriti e smaltiti facilmente.
Il pranzoIl pranzo andrebbe consumato tra le 12 e le 14, in quanto è la fascia oraria in cui gli ormoni della tiroide sono maggiormente attivi, accelerando l’attività metabolica e bloccando l’accumulo di grassi.
La cenaLa cena, infine, andrebbe consumata tra le 19 e le 21, in quanto è il momento in cui l’ormone della crescita raggiunge il suo picco massimo, favorendo la sintesi proteica e l’aumento della massa magra.
Infine, sarebbe opportuno dedicare qualche ora durante la settimana all'attività fisica, in modo da mantenere il corpo sano e allenato, e godere di una buona qualità di vita.
Il peperone è una tipologia di verdura appartenente alla famiglia delle Solanacee coltivato nei mesi estivi tra Giugno, Luglio e Agosto. Trova le sue origini in America Centro-Meridionale e può essere classificato a seconda della piccantezza (peperoni piccanti e dolci), della forma (peperoni costoluti, a corno e schiacciati) oppure del colore (peperoni gialli verdi o rossi).Caratterizzato da molteplici proprietà, il peperone è ricco di acqua, fibre alimentari e sali minerali (in particolare potassio); inoltre è un’ottima fonte di betacarotene (indispensabile per la salute della pelle) e vitamina C: un peperone maturo può infatti contenere fino a 4/5 volte più vitamina C di un’arancia!
I benefici che questo ortaggio apporta all’organismo sono numerosi:
favorisce la produzione di collagene, la proteina che mantiene i tessuti dell’organismo tonici e giovani
svolge un’azione diuretica, antireumatica, antinevralgica e antitumorale
favorisce l’ossigenazione del sangue
attiva il circolo venoso e capillare prevenendo le malattie vascolari
Per preservare al massimo queste proprietà l’ideale sarebbe consumare la verdura a crudo; tuttavia, per migliorare la digeribilità dell’ortaggio è consigliato cuocerlo delicatamente al vapore oppure in padella a fiamma bassa.
Come proporlo in tavola? Ecco la ricetta per preparare un’insalata di peperoni cotti al vapore! Una soluzione fresca e salutare per accompagnare (e colorare) i caldi pasti estivi.
Ingredienti:
2 peperoni
Valeriana lavata e tagliata
Olive nere
Capperi sott’olio
Olio EVO q.b.
Sale q.b.
Aceto q.b.
Preparazione:
Lavare e pulire i peperoni e tagliarli a piccole strisce
Disporre la verdura in una pentola quindi procedere con la cottura a vapore
Una volta cotti, levare i peperoni dalla pentola e farli raffreddare, quindi versarli in una insalatiera e aggiungere la valeriana, le olive tagliate precedentemente a pezzetti, un filo di olio, sale e aceto
Mescolare gli ingredienti tra loro e servire!
L’insalata di peperoni è un’ottima soluzione per accompagnare un pranzo o una cena in compagnia! Leggi le altre ricette di Fondazione CMT cliccando qui e cucina il piatto che più ti ispira! Il nostro appuntamento torna il mese prossimo con una nuova ricetta semplice da realizzare, gustosa e, soprattutto, salutare!
I mirtilli sono arbusti di piccole dimensioni che crescono in habitat freschi e temperati come boschi e foreste che, nella stagione estiva, producono piccole bacche di colore blu, nero o rosso, ricche di benefici per la nostra salute. Vediamo insieme quali sono:
I mirtilli blu, se assunti regolarmente, aiutano il nostro corpo a difendersi da malattie cardiache e dal tumore, soprattutto quello al colon.
I mirtilli neri, invece, aiutano a migliorare la memoria, la vista e l’elasticità dei vasi sanguigni, oltre ad essere degli antidolorifici e antinfiammatori naturali.
I mirtilli rossi, infine, si rivelano dei validi alleati contro le malattie che affliggono il nostro sistema urinario, attraverso loro capacità di impedire ai batteri di aderire alle pareti mucose. Le grandi quantità di ferro contenute aiutano, inoltre, a combattere l’anemia e i radicali liberi, e a regolare il colesterolo.
Esistono molti modi per assumere questi frutti e godere dei loro benefici, di seguito la nostra proposta culinaria-antitumorale del mese di giugno!
TORTA AI MIRTILLI SENZA UOVA E BURROIngredienti
Mirtilli (200 g)
Yogurt – possibilmente ai mirtilli (1 vasetto)
Farina (350 g)
Zucchero (150 g)
Latte – o acqua per un risultato più leggero (150 ml)
Olio di semi di girasole (80 ml)
Lievito in polvere per dolci (1 bustina)
Sale (un pizzico)
Preparazione
Versare lo yogurt, il latte e l’olio in una ciotola e mescolare finché gli ingredienti non saranno omogenei
Unire al composto lo zucchero e continuare a mescolare
Setacciare la farina con lievito e sale, e versarla nella ciotola
Lavare i mirtilli e asciugarli, successivamente aggiungerli al composto
Foderare una teglia (24 cm) con la carta da forno e versarci all’interno il composto, cercando poi di livellarlo al meglio possibile con una spatola
Infornare per 30 minuti a 175°, finché la torta non risulterà dorata in superficie.
Far raffreddare e decorare con zucchero a velo
Un dolce capace di stupire per la leggerezza e la delicatezza, ideale per iniziare con il piede giusto la stagione più soleggiata dell’anno! Vuoi scoprire tutte le altre ricette di Fondazione CMT? Clicca qui!
Originarie dall’Oriente e sulle nostre tavole praticamente da sempre, le carote sono simbolo di benessere e salute: ricchissime di beta-carotene, sono famose per i loro benefici alla vista e alla pelle. Anticamente venivano utilizzate non solo in cucina, ma anche come piante officinali per la preparazione di farmaci; grazie alla loro azione antiossidante e antitumorale, le carote sono infatti uno degli alimenti che più fa bene al nostro organismo. Sono una fonte inesauribile di vitamine e minerali, contengono: vitamine A, B1, B2, C, D ed E, ma anche moltissima acqua e fibre. Inoltre sono un ottimo alleato per la prevenzione di alcuni tumori, tra i quali il cancro ai polmoni, alla gola, alla bocca, allo stomaco, alla vescia, alla prostata e alla mammella. Allora perché non utilizzarle per preparare un delizioso piatto di pasta? La nostra proposta del mese è un primo piatto gustoso e salutare, per prepararlo bastano pochi e semplici passaggi!
Ecco a voi, la Pasta al pesto (di carote)! La nostra ricetta antitumorale di maggio.
Ingredienti (per 4 persone):
4 carote
320 g di Pasta
2 foglie di Basilico
2 cucchiai di Olio extravergine di oliva
30 g di Noci
Sale q.b.
Pepe q.b.
Preparazione
Lavare le carote e pelarle, quindi tagliarle a piccoli pezzi
Attraverso un robot da cucina frullare le carote insieme a due cucchiai di olio extravergine di oliva
Sgusciare le noci, unirle al composto insieme a sale e pepe e continuare a frullare fino a quando gli ingredienti saranno ben amalgamati
Disporre una pentola colma di acqua sul fuoco e aspettare che l’acqua raggiunga il bollore, quindi versare la pasta
Aggiungere al pesto due mestoli di acqua di cottura per renderlo più cremoso
Una volta che la pasta sarà cotta, scolarla e condirla con il pesto di carote
Impiattare e servire
Per i più golosi è possibile aggiungere delle gustose mandorle tritate come decorazione, oppure unirle al pesto in sostituzione alle noci.Per scoprire tutte le ricette antitumorali di Fondazione CMT cliccate qui! Troverete numerosi piatti originali e, soprattutto, salutari!
Il riso rosso è una varietà di riso che cresce in terreni argillosi, caratterizzata da chicchi lunghi e di colore rosso scuro, normalmente di tipo integrale; di provenienza orientale, viene coltivato localmente anche nel nostro Paese, con prevalenza nel Nord Italia. Si tratta di un’ottima fonte di sali minerali, tra i quali il fosforo e il magnesio, di fibre e di proteine vegetali; consumare riso rosso regolarmente aiuta a ridurre il rischio di obesità e a mantenere bassa la glicemia, inoltre favorisce il corretto funzionamento dell’intestino e aiuta a tenere sotto controllo i livelli di colesterolo nel sangue. Un vero e proprio toccasana per la salute dell’organismo!
Come cucinare questo alimento?Le modalità di cottura sono essenzialmente due: è possibile cucinare il riso rosso al vapore oppure lessato. I tempi di cottura in genere sono di circa 30/40 minuti, a seconda della varietà scelta.La ricetta che vi proponiamo è un’ottima soluzione per accogliere la primavera con gusto e leggerezza, attraverso ingredienti sani e di stagione. Ecco come preparare il riso rosso con gamberetti, agretti e zucchine!
Ingredienti:
200 g di riso rosso integrale
300 g di gamberetti
3 zucchine medie
1 mazzetto di agretti
1 cipollotto
1 cucchiaio di prezzemolo
Succo di limone q.b.
Sale q.b.
Olio ev q.b.
Preparazione:
Lessare il riso seguendo le indicazioni presenti sulla confezione, in media occorre calcolare circa 45 minuti
Lavare gli agretti, togliere la parte finale della radice e cuocerli al vapore
Tagliare il cipollotto e farlo imbiondire con un filo di olio evo aggiungendo poca acqua quando necessario
Unire le zucchine tagliate precedentemente a pezzettini e cuocere con il coperchio per circa 10 minuti a fuoco lento
Lessare in acqua e limone i gamberetti per una decina di minuti e aggiungerli al condimento
Tagliare gli agretti a pezzettini di circa 5 cm e versarli in padella
Continuare la cottura per altri 5 minuti senza coperchio
Non appena il riso sarà pronto, scolarlo e unirlo al condimento amalgamando tutti gli ingredienti, quindi aggiungere il prezzemolo e un filo d’olio
Il riso rosso è pronto per essere servito e gustato, da proporre sia come piatto caldo che come piatto freddo. Clicca qui per scoprire le altre ricette della Fondazione!
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