E chi rianima il Sistema Sanitario Nazionale?
Una parte rilevante dei problemi emersi in occasione della pandemia da COVID 19 sono sostanzialmente da riferire allo “smantellamento” del sistema sanitario nazionale (SSN), alla regionalizzazione e privatizzazione di tale sistema ed alla lottizzazione politica delle posizioni apicali non più assegnate su base meritocratica. Lo “smantellamento” del SSN è diretta conseguenza del taglio di oltre 37 miliardi di Euro di fondi ad esso destinati negli ultimi 10 anni, taglio che si è tradotto in una drastica riduzione di posti letto senza alcun contrappeso sul territorio; in un blocco del turnover del personale sanitario con una fuga all’estero di medici ed infermieri costati allo Stato milioni di Euro per il loro percorso formativo; in un impoverimento globale delle risorse tecniche ed umane disponibili, ed infine, nell’azzeramento o quasi, della ricerca indipendente, cioè quella non sponsorizzata da multinazionali del farmaco con un modello comparaggistico, neanche tanto mascherato.
Non ne parlo da oggi e chi mi segue lo sa bene:
Ho scritto e pubblicato un articolo in data 29/11/2019 sul sito della Fondazione CMT dal titolo “Ma come mi piace curare i DRG”, in risposta ad un articolo comparso su “Il Sole 24ORE” che dava voce alle idee del Presidente di Confindustria, che cito: “la popolazione italiana invecchia e ciò non rappresenta un costo ma un’opportunità di crescita per una società in cui ha senso parlare d’industria della salute da implementare anche attraverso una maggiore integrazione tra pubblico e privato, considerando la filiera come un driver di sviluppo ed interpretando i servizi sanitari come prodotti da vendere”. Il mio articolo esprimeva le mie riflessioni e preoccupazioni, oggi più che mai confermate: “...Voglio infatti ricordare a tutti che la finalità ultima del SSN consiste nella tutela del bene comune ovvero della salute della popolazione e più in generale nel supporto alle persone nei momenti di difficoltà correlati a problemi di salute“
Oggi più che mai urge una riflessione collettiva: le istituzioni, gli operatori del settore, la popolazione in grado di intendere e volere sono tutti chiamati a pretendere e realizzare una riforma sanitaria che interpreti le necessità del popolo italiano.
Prof. Sandro Rossi